Apro questo blog per mettere a maggiore conoscenza del mondo agricolo dell'esistenza di un progetto di ricerca che va ormai avanti da oltre 8 anni riguardo l'utilizzo di portinnesti intraspecifici in l'orticoltura.
La quasi totalità dei portinnesti utilizzati sono ibridi interspecifici, vale a dire incroci ottenuti tra una specie coltivata ed un selvatico (per dare forza e resistenze radicali).
Non molti sanno che sono stati sviluppati prodotti che garantiscono la stessa protezione dai patogeni del terreno superando però tutti gli ostacoli che una radice a forte aggressività quale è quella selvatica crea all'agricoltore. Grazie ai grandi passi ottenuti nella ricerca tradizionale oggi esistono incroci effettuati solo tra specie coltivate che garantiscono all'agricoltore la stessa copertura dalle malattie del terreno (nematodi, fusariosi, verticillosi, etc.) con il vantaggio di gestire una radice molto meno aggressiva. Sarà così l'agricoltore a guidare la pianta secondo le proprie necessità e non vice versa.
Per ulteriori informazioni, condividere idee e materiale al riguardo sono a disposizione della comunità web soprattutto per sfatare tante false notizie che esistono riguardo questa tipologia di prodotti.
