Sempre più donne in agricoltura. Coldiretti annuncia che nel 2015 sono aumentate del 76% le donne italiane sotto i 34 anni che hanno scelto di lavorare in maniera indipendente come imprenditrici agricole, coadiuvanti familiari o socie di cooperative agricole.Anche per i coetanei di sesso maschile si registra un aumento del 27%, sulla base dei dati Istat relativi a primi nove mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Una nuova generazione di 60mila contadini, allevatori, pescatori e pastori. molti di questi sono alle prese con la prima esperienza nel settore,anche se,per la metà, si tratta di giovani laureati.Quindi stiamo parlando di una generazione che possiede le basi per rinnovare il settore. Sempre Coldiretti comunica che il 70% delle imprese under 35 svolgono attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, molte anche le fattorie didattiche e gli agriasilo,le attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale , la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.
Per quanto riguarda le nuove opportunità (si calcola per almeno 20mila giovani fino al 2020) ci sono fondi distribuiti da parte della Commissione europea per tutti i Piani di sviluppo rurale presentati dall’Italia. Gli interventi si rivolgono a giovani agricoltori tra 18 e 40 anni non compiuti e possono arrivare fino a 70mila euro a fondo perduto per iniziare l’attività oltre a un contributo a fondo perduto sugli investimenti aziendali che può arrivare sino al 60%.