Immaginiamo che tu sia l’unico produttore di pesche nel raggio di 100 km.
In questo caso, il consumatore non avrebbe altra scelta e comprerebbe le tue pesche senza farsi tante altre domande sulla varietà, la qualità, il prezzo. Se le tue pesche non fossero appetibili alla vista del cliente, lo stesso deciderà probabilmente di consumare un altro tipo di frutto. Lo stesso ragionamento vale nel caso in cui il prezzo del prodotto fosse troppo alto.
Non dovresti impegnarti tanto per vendere: Sarebbe sufficiente impegnarti a produrre un buon frutto e consegnarlo al rivenditore ad un prezzo onesto.
Purtroppo questo concetto appena espresso, non rispecchia la realtà. Infatti, un singolo prodotto viene immesso sul mercato allo stesso consumatore, da molte aziende e in molte varietà diverse. Questo fa nascere la concorrenza sul mercato.
Cosa potrebbe spingere il consumatore a scegliere il tuo prodotto al posto di un altro?
Ecco perché devi cominciare ad interessarti al concetto di “marketing in agricoltura”: Devi trovare soluzioni per far sì che il consumatore scelga il tuo prodotto. Serve ad accontentare i bisogni del cliente, a fare in modo che ritorni ad acquistare da te, perché ha fatto una bella esperienza di acquisto e una bella esperienza di consumo. Proprio quello che cercava!
Offri qualcosa di valido, ma nessuno lo sa …
Il ruolo dei produttori consiste nel fare prodotti ottimi. Ma se poi nessuno lo sa? La soluzione a questo quesito ci viene offertà da lconcetto di qualità. Un conto è quella intrinseca del prodotto (quella che sta “dentro” al prodotto), un conto è la qualità percepita dal mercato (quella che il cliente è in grado, anche perché gliela “raccontiamo”, di avvertire e di capire, quindi di remunerare).I tuoi prodotti possono anche avere un ottimo sapore, ma purtroppo non sempre il consumatore è abituato a distinguerlo.Possono essere prodotti freschi ad alto valore nutrizionale, possono essere stati coltivati senza l’ausilio di sostanze chimiche, possono essere fatti ponendo particolare attenzione al benessere degli animali e del personale stesso, possono derivare da un’antica varietà piante o servire a sostenere l’agricoltura e il paesaggio di un particolare territorio, e così via. Chi compra non conosce o non sa apprezzare questi pregi e spesso da peso solo al prezzo e all’aspetto estetico, se non ha altre informazioni. Quindi, spesso capita che chi ha prodotto male a costo basso vende di più, rispetto a quelli che si sono impegnati per dare il meglio.Quindi se il consumatore non è in grado di riconoscere il valore del prodotto in termini qualitativi, serve aiutarlo a farglielo apprezzare, a influenzare la scelta di quel prodotto ampio e ricco di particolarità. Se al consumatore certi pregi non interessano probabilmente il produttore non ha saputo comunicarli adeguatamente oppure non sono quelli che il consumatore domanda e in tal caso si rende necessario puntare su altri aspetti. In definitiva, bisogna ricercare i punti di forza dei propri prodotti e saperli comunicare nel modo giusto .