Tetti verdi: quando l’agricoltura incontra l’edilizia ecosostenibile
Passo dopo passo l’urbanizzazione ha innescato una serie di meccanismi che perpetuano nell’apportare nell’ambiente inquinamento, alte temperature, perdita di biodiversità e altri fattori nocivi per la salute del cittadino. In questo senso ci vengono in aiuto i tetti verdi.
Incorporare diverse forme di vegetazione nelle città aiuta ad alleviare svariati problemi, ambientali e non, e a ripristinare i servizi gratuitamente assicurati dal verde. I tetti delle città, che possono rappresentare più del 32% delle superfici orizzontali dell’area urbana, sono molto importanti nel determinare i flussi di energia degli edifici e la gestione delle acque piovane. Intervenire sul materiale delle loro coperture con scelte alternative, come le coperture vegetali, potrebbe contribuire ad un cambiamento davvero significativo.
I Tetti verdi (Green Roofs), o verde pensile, sfruttando quelle superfici urbane inutilizzate, stanno cominciando a diffondersi in molte città all’avanguardia, in cui è sempre più forte l’esigenza di tornare a respirare aria pulita.
Risparmio energetico/Summercooling:
Durante la stagione calda i tetti verdi riducono l’ammontare del calore trasferito dal tetto all’aria della città con notevole efficacia. È stato dimostrato che la trasmissione di calore attraverso un Green Roof a Singapore, durante una comune giornata, era minore del 10% rispetto a un normale tetto (Onmura et al., 2001). Ricerche in Giappone mostrarono che, durante un anno, il flusso di calore uscente dagli edifici che presentavano Green Roofs era minore del 50%; un lavoro ad Ottawa confermò in aggiunta una riduzione del 95% del calore assimilato (Liu, 2004).Uno studio a Madrid mostrò che un Green Roof ridusse l’utilizzo del sistema di raffreddamento di 8 edifici di un complesso residenziale del 6% durante un’ intera estate. In una simulazione, la richiesta di refrigerazione di un intero palazzo si abbassò del 10% e del 25%, 9%, 2% e 1% per i quattro piani rispettivamente al di sotto dei tetti verdi.
Per una comune casa residenziale di Toronto la riduzione fu del 25% in totale e del 60% per il piano subito al di sotto del tetto verde (Saiz et al., 2006). Essi assicurano il grande effetto di ridurre il consumo dell’energia degli edifici grazie ad un relativamente alto rapporto fra la superficie del tetto e quella dei muri. La tecnica che si utilizza è sempre quella che consente di intervenire sull’albedo, di coprire fisicamente il tetto e di isolare termicamente tutto quello che si trova al di sotto; ma senza dubbio, il fattore che maggiormente influenza la loro capacità di mitigare la temperatura è quello dell’evapotraspirazione.
Approfondimento: Cities and the Environment