La storia di due giovani italiani che utilizzano l’agricoltura in maniera innovativa.
Pensandoci bene la contraddizione è pazzesca: una parte del pianeta è abitata da popolazioni che combattono quotidianamente la fame e la malnutrizione, mentre altre spendono milioni di Euro in snack tutt’altro che salutari pur avendo la possibilità di nutrirsi con alimenti dalle elevate qualità nutrizionali.
E’ da questo stridente dualismo che prende forma l’idea di The Algae Factory™.
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Ciao Pierluigi, com’è nata l’idea di The Algae Factory™?
Avevamo già avuto modo di conoscere a fondo la Spirulina, un cianobatterio dotato di un elevato potere proteico, un alto contenuto in vitamine, minerali, Omega 3 e 6 e aminoacidi, un alimento già noto alla FAO per le sue potenzialità in qualità di “arma” contro la malnutrizione, nonché alle case farmaceutiche che con la Spirulina producono una gran varietà di integratori. Abbiamo quindi pensato ad una maniera per introdurre le alghe nelle diete dei Paesi occidentali, senza doversi scontrare con i gusti e con le abitudini alimentari locali e la prima cosa che ci è passata per la testa è stato il cioccolato.
Abbiamo quindi abbinato la Spirulina e del cioccolato fondente integrando le alghe al’interno di barrette snack. I test sensoriali ci hanno dato subito esiti positivi che ci hanno dato la spinta giusta per affrontare quest’avventura.
Cosa c’entra la malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo con The Algae Factory™?
E qui che viene il bello. The Algae Factory™ produce un alimento sano e sostenibile, secondo un modello di business innovativo che abbiamo chiamato #BITE4BITE. Per fare questo collaboriamo con Antenna Technologies Foundation, una ONG Svizzera che offre supporto ai produttori di alghe in Africa per combattere il fenomeno della malnutrizione. Le alghe che utilizziamo nei nostri prodotti sono prodotte in Africa e metà della produzione acquistata viene lasciata alla ONG Svizzera che utilizza quest’alga nei propri programmi contro la malnutrizione negli ospedali e nelle scuole. Con ogni morso, contribuirete attivamente ad aiutare queste popolazioni ed allo stesso tempo, vi sarete nutriti di uno snack salutare e gustoso.
“metà della produzione acquistata viene lasciata alla ONG Svizzera che utilizza quest’alga nei propri programmi contro la malnutrizione”Pierluigi Santoro
Quindi avete avviato la produzione, ma con quale strategia avete affrontato il mercato?
Entrambi abbiamo vissuto per diversi anni all’estero acquisendo la consapevolezza che nei Paesi del Nord Europa ed in Francia c’è una maggiore apertura mentale verso le alghe così come verso i prodotti nuovi in genere. Come startup abbiamo preferito investire laddove avremmo trovato maggiore spazio a livello commerciale. E’ per questo motivo che il primo step di The Algae Factory™ lo abbiamo mosso in Olanda, dove entrambi ci trovavamo.
Il mercato italiano è sempre in tutti i nostri progetti ma a causa delle radicate tradizioni alimentari avremmo dovuto investire troppo tempo e denaro nell’affermazione del nuovo brand e del prodotto. Ma a breve, ormai, saremo pronti anche per l’Italia.
Cosa ci riserva The Algae Factory™ per il futuro, qualche novità in vista?
The Algae Factory™ punta a sviluppare differenti tipi di snack a base di alghe. Per il momento abbiamo solo due barrette con Spirulina, una con cioccolato fondente ed una al latte, ma a breve inizieremo ad introdurre nuove varietà di alghe quali Hematococcus pluvialis e Chlorella e la Canapa nelle nostre nuove barrette.
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